To Do: Opere d'Arte
Julie Mehretu
“mappe narrative di luoghi che non
sono”
Parola
chiave: Dinamismo
L’artista
Mehretu rappresenta realtà immaginarie nelle quali riconosciamo i tratti delle
realtà urbane contemporanee in cui gli spazi si comprimono e i ritmi
accelerano. Mappe di non luoghi in grado di
rappresentare la velocità e la frammentazione della vita contemporanea.
L’artista non si limita però alla
riproposizione del dato di fatto ma, porta le immagini, a cui si è ispirata ai
limiti estremi dell’astrazione, rendendole irriconoscibili attraverso la
stesura di vari strati di pittura e la sovrapposizione di rendering
architettonici, forme geometriche e segni a matita, penna e inchiostro.
L’opera mi ha fatto immediatamente
pensare al dinamismo tipico di una grande città che nel quadro sembra essere
attraversata da un fiume delimitato da natura selvaggia, come potrebbe essere
Roma con il Tevere o meglio la periferia romana con il fiume Aniene. I piccoli
dettagli si comportano come personaggi che lasciano immaginare storie
individuali.
Maria Lai
«Questo dovrebbe fare l’arte: farci sentire più uniti»
Parola chiave: Natura
Un ago entra ed esce da qualcosa lasciandosi dietro un filo, segno del suo cammino che unisce luoghi e intenzioni, le cose unite restano integralmente quelle che erano solo attraversate da un filo. Quello di Maria Lai è un mondo inafferrabile, denso di non detto e d’indicibile che sembra provenire da un grandioso silenzio, e che, come premessa, richiede un atto di fede, più che di comprensione critica.
L’Aniene attraversa la periferia romana così come il filo di Maria Lai attraversa le pagine, a differenza del filo il fiume divide e trasforma i tessuti che attraversa ma contemporaneamente li nutre di vita con la sua acqua e le creature che lo abitano.
Rosa Barba
“La Collezione è un corpo vivo, con opere che cercano risposte alla complessità e alle contraddizioni del nostro tempo.”
Cit. Bartolomeo Pietromarchi, curatore della mostra.
Parola chiave: Stratificazione
Free Post
Mersey Tunnel è una
scultura sonora, composta da tubi di metallo che diffondono il suono in una
disposizione labirintica. Il suono è stato registrato in corrispondenza del tunnel che passa sotto il fiume Mersey a Liverpool e riproduce il rumore del
sistema di ventilazione insieme al ronzio del traffico che corre in superficie.
L'installazione svela la struttura e il suono del sottosuolo, distillandolo e
astraendolo dal contesto originario.
L’opera porta in superficie la
struttura nascosta della città restituendo al visitatore, in una forma
alternativa, tanto sonora quanto visiva, l’energia sommersa di un paesaggio
sotterraneo. Il rumore vitale presente nel sottosuolo della città visibile mi
ha rimandato alla somiglianza funzionale e inscindibile come quella di un
essere vivente e il suo apparato digerente pertanto, l'installazione spinge a
interiorizzarne la visione.
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