To Do: UnLost Territories
“È importante comprendere come queste infrastrutture nella
città costruita […] promuovano anche l’aumento del valore dei terreni e
strutture edilizie, anche se non immediatamente adiacenti, dando vita a nuovi
mercati e rinnovate economie e favorendo la diminuzione della criminalità”
"UnLost Line: una infrastruttura multitasking per Roma" di Gaetano De Francesco
Valorizzare vecchi tracciati, spesso abbandonati all’incuria
e circondati da edilizia di scarsa qualità e di pessimo impatto visivo, negli
anni è risultata un’arma vincente in molti paesi del mondo occidentale.
Varie imprese a scopo benefico e amministrazioni locali
hanno speso risorse per recuperare questi percorsi, sia in ambito urbano che
extraurbano. Tra gli esempi più noti si ha la trasformazione di vecchi percorsi
ferroviari in ciclabili, nel Lazio un'ottima dimostrazione è la ciclabile Paliano-Fiuggi.
Nella città di Roma, negli ultimi vent’anni, si sono
sviluppati vari chilometri di piste ciclabili, i più noti sono quelli che hanno
sfruttato l’argine del Tevere e quello sulla copertura della linea ferroviaria
FM3 nel tratto che parte dal parco di Santa Maria della Pietà (zona Monte Mario)
e termina al parco di Monte Ciocci (zona Balduina). È un percorso di 25 km che
per lunghi tratti scorre nell’abitato di Monte Mario dove la pista è stata
valorizzata da slarghi, panchine, fontane, aree per lo sport e pergolati. Tutto
ciò ha reso questo tratto un punto per attività sportive all’area aperta e di aggregazione ed inoltre ha spinto le abitazioni lungo il percorso
ad effettuare opere di manutenzione esterna che hanno reso molto più piacevole
il percorrere questa ciclopedonale. Purtroppo, come tante altre piste della
città, non intercetta facilmente altri percorsi, si interrompe bruscamente mentre
altre piste o percorsi vengono spesso occupati da rifiuti, diventano parcheggi
e in alcuni casi l’incuria della vegetazione e la poca illuminazione ne
favorisce un nuovo degrado.
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